Le Tenute Giampetruzzi si collocano tra i territori di Santeramo in Colle, Acquaviva delle Fonti e Altamura, proprio nel cuore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
Il Parco, che si estende su un territorio molto vasto al centro della Puglia e che comprende i Comuni di Altamura, Andria, Bitonto, Cassano delle Murge, Corato, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle, Spinazzola, Toritto, si configura come “parco rurale”, capace di conciliare la presenza dell’uomo con i valori naturalistici e ambientali, riscoprendo un rapporto che da sempre ha caratterizzato questi luoghi e finalizzato ad un nuovo sviluppo, sostenibile e duraturo, del territorio.
La presenza di insediamenti umani risalenti ad epoche antiche si riscopre nella moltitudine di masserie e di iazzi dall’altissimo valore storico e culturale; nel sistema dei tratturi della transumanza, le vie che conducevano annualmente i pastori a guidare i greggi nel periodo della pastorizia migrante; nella trama dei muri a secco, microambiente nel quale varie forme di vita vegetale animale hanno trovano il loro habitat ideale; nei piccoli e straordinari centri storici impreziositi da numerosi monumenti di natura religiosa e civile come chiese, torri, cattedrali e castelli; nella vegetazione fatta di boschi di querce, distese di ulivi secolari, file di vigneti autoctoni e campi verdeggianti di ortaggi; nel sistema della fauna che ci propone una varietà di animali tra i quali spicca il Grillaio, falco di specie rara, unica in Italia, simbolo di questa terra fin dal tempo di Federico II, al quale ha dedicato il trattato “De arte venandi cum avibus (l’arte di cacciare con il falcone).
La Pietra della Murgia
Da sempre, il territorio murgiano è legato alla pietra tolta dalla terra resa coltivabile e collocata una sull’altra per dare vita ai meravigliosi muretti a secco che si snodano come serpenti in tutta la zona per delimitare i confini. La pietra che si fa tufo ed erige le antiche masserie rifugio di pastori e greggi. La pietra che entra nelle città e da vita alle dimore del centro storico raccontandone la storia e la tradizione. La pietra come il calcare che alimenta la terra per dare i buoni frutti, quelli che le Tenute Giampetruzzi quotidianamente coltivano con cura e passione per realizzare prodotti di gastronomia di qualità.
Il Patrimonio Archeologico
Gli insediamenti umani nel Parco dell’Alta Murgia risalgono a 150 mila anni fa. Ne danno traccia i numerosi insediamenti archeologici disseminati in tutta la zona come la cava dei dinosauri, un’area di 15 mila metri quadrati nella quale sono state rinvenute orme di dinosauri risalenti a 80 milioni di anni fa; l’uomo arcaio di Altamura comunemente chiamato “Ciccilo”, con il ritrovamento in una grotta di uno scheletro di un uomo preistorico risalente a circa 150 mila anni fa visitabile nel museo di Altamura; la tomba a grotticella di Casal Sabini tra Altamura e Santeramo; il Pisciulo un villaggio rupestre risalente all’età del ferro (VII-VI sec a.C.) nella zona di Laterza; resti dell’homo sapiens nella grotta 1 e 2 del Pulo di Altamura; le Casette di Castigliolo sulla strada Altamura-Ruvo con i resti di una torre realizzata a secco; il Parco archeologico di Botromagno a Gravina di Puglia, visitabile, composto dai resti della vecchia città peuceta, i cui ritrovamenti sono esposti a Gravina di Puglia nel Museo Civico e nel Museo della Fondazione Pomarici Santomasi; il Museo Archeologico Nazionale Jatta a Ruvo di Puglia che mostra preziosi testimonianze della popolazione peuceta del periodo VI sec / IV sec. a.C.; la necropoli di San Magno nella zona di Corato con il ritrovamento nelle tombe di oggetti in bronzo e in ferro e cassellame del periodo che va dal VII al VI sec. a.C.