Oltre 11 ettari di vigneti tutti rigorosamente trattati con metodi biologici danno vita a numerosi tipi di uve, coltivate secondo le antiche tradizioni della famiglia Giampetruzzi, tecniche e metodi tramandati di generazione in generazione, cercando di valorizzare sempre quel magico vino chiamato: primitivo. Un nettare che diventa uno dei protagonisti dei vini delle Tenute Giampetruzzi.
L'impianto della vite nelle Tenute avviene col metodo della spalliera bassa, altrimenti detta guyot con una forma di allevamento a cordone speronato. La superficie vegetativa, in questo caso, si sviluppa perpendicolarmente al terreno per mezzo di pali e tralci che vengono sostenuti da una serie di fili (solitamente di ferro) o doppi fili paralleli al terreno e distanziati tra loro di 100 cm e una distanza tra le filiere di 2,20 cm.
Questo tipo di allevamento permette sia la raccolta a mano che l’utilizzo di nuove tecnologie attraverso l’uso di mezzi meccanici.
Nei vigneti delle Tenute Giampetruzzi si producono le seguenti tipologie di uve:
· rossi: Primitivo Dop Gioia del Colle, Primitivo Igp Puglia, Aleatico Dop Gioia del Colle, Bombino nero, Cabernet, Merlot, Nero di Troia.
· bianchi: Trebbiano, Malvasia, Garganeca, Fiano minutolo, Greco di tufo, Moscato.